COMUNICATO STAMPA – NON ESISTE “L’INCUBO DELLA MUCCA PAZZA”, E’ UNA DELLE TANTE MALATTIE. BASTA CON ALLARMISMO PER FARE SENSAZIONE
Leggo in questi giorni titoli sui giornali che mi riportano ai tempi di Santoro con il suo talk show su Rai 3 che mandava a ripetizione le immagini di una vacca inglese tremolante e, con ospiti politici molto noti in Tv, ma non certo esperti di malattie veterinarie o umane che avvalorando le tesi “Santorine” di milioni di morti, misero in ginocchio la zootecnia bovina da carne italiana, causando miliardi di vecchie lire di danni, in parte rimborsati agli allevatori dal Governo di allora (anni 2000), cioè denari pagati dagli italiani.
Risultato delle trasmissioni di Santoro? Audience alle stelle, stalle chiuse, alcuni morti con diagnosi dubbie (morbo con variante umana o animale?), nessuna epidemia, aumento dei vegetariani e nascita della religione vegan.
Rispetto il dolore dei familiari della signora deceduta, ma non posso accettare si scrivano ed insinuino dubbi ai lettori del tipo che a causare il morbo “saranno stati gli ossibuchi mangiati anni addietro” per il semplice motivo che negli ossibuchi non c’è il midollo spinale bensì il midollo osseo, che non può certo veicolare il prione della BSE.
Quindi, prima di ritornare al passato in materia di danni alla filiera zootecnica, è bene che la stampa sia cauta nei titoli, ed i giornalisti s’informino da fonti certe e seguano con attenzione i fatti per fornire informazioni veritiere ai lettori/consumatori.
Per inciso, tornando alle trasmissioni di Santoro, ricordo ancora una battuta fatta dall’ospite di turno, certa On. Rosi Bindi, che disse, per rincarare la dose e colpire anche il settore del latte: se avessi un figlio non so se gli darei del latte, potrebbe prendere il morbo della mucca pazza!! Pura follia mediatica e delirio di una politica mestierante.
Evitiamo, se possibile il ripetersi di questa nefandezze.
Fabiano Barbisan
Presidente Consorzio Italia Zootecnica e Unicarve
Legnaro (PD) 5 luglio 2017
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